Memoriale Ponte Morandi
Il giardino verticale per rinascere dalle macerie
A Genova, nel luogo segnato dalla tragedia del crollo del Ponte Morandi, sorge oggi un’opera di bioarchitettura e sostenibilità che coniuga memoria e rigenerazione urbana: la serra bioclimatica del Memoriale Ponte Morandi.
Realizzata in collaborazione con lo studio Stefano Boeri Architetti, questa struttura è stata concepita come un simbolo di rinascita, speranza e riflessione, restituendo alla comunità uno spazio che unisce natura e architettura. Il giardino verticale, composto da 3.300 piante di 43 specie diverse, è stato progettato con un forte valore simbolico: ogni essenza rappresenta una delle vittime della tragedia, creando un’installazione vivente che evolve nel tempo. Le piante, selezionate per la loro resistenza, estetica e significato evocativo, trasformano l’ambiente in un luogo armonioso e fluido, dove la bellezza del verde dialoga con il contesto urbano. Oltre alla sua valenza simbolica, questa parete verde ha un ruolo attivo nella riqualificazione dell’area, migliorando la qualità dell’aria e contribuendo alla riduzione dell’inquinamento urbano. Inoltre, grazie alle sue proprietà di isolamento termico naturale, aiuta a mantenere un microclima interno ottimale, riducendo il fabbisogno energetico della serra.
Questo progetto dimostra come il verde verticale possa essere utilizzato non solo come elemento di design biofilico, ma anche come strumento di rigenerazione urbana, capace di restituire alla città uno spazio che favorisce la riflessione e il raccoglimento. Un’architettura vivente che celebra la memoria e promuove una visione di futuro più sostenibile.